4 parole chiave del Digital Imaging Technician
Il DIT deve conoscere le camere digitali, risolvere eventuali malfunzionamenti delle stesse ed eseguire le elaborazioni delle immagini on-site. Oltre al lato tecnico, il DIT deve saper gestire elementi di fotografia, delle arti visive e della teoria del colore. Come ogni professione, anche il DIT ha un vocabolario specifico. Vediamo 4 parole chiave per il Digital Imaging Technician.
Perché c’è bisogno di un DIT?
Oggi nei set di film e produzioni video vengono generati molti dati e non tutti arrivano dalla camera. Non c’è differenza nel girare video su file compressi o su file raw quando serve un responsabile che valuti tecnicamente tutte le attività, ne monitori la coerenza tra loro, con l’obiettivo di non intaccare la qualità dei dati (e quindi delle riprese) e di facilitare il lavoro di tutti i reparti, anche in post-produzione. Molte produzioni scelgono di non avere un DIT per una ragione di costi, non valutando il valore aggiunto della presenza di questa figura, in termini di risparmi economici, di velocità dei processi e, in particolare, di gestione del rischio. Sono soprattutto le produzioni più piccole che evitano il costo di un DIT e ritengono sia sufficiente avere qualcuno che scarichi i dati su un disco rigido. Tuttavia, un buon DIT porta alla produzione molto di più che un semplice trasferimento dei file.
1 – Color Decision List (CDL) e Look Up Tables (LUT)
Nella fase di pre-produzione, il Digital Imaging Technician lavora con il Direttore della Fotografia per creare la Color Decision List (CDL) e le Look Up Tables (LUT).
La CDL è un formato di metadati con la funzione di scambiare informazioni, tra i vari strumenti di post-produzione, sulla correzione del colore. Il suo utilizzo diventa necessario quando ogni elaborazione deve essere “non distruttiva”, quindi senza modificare i dati originali dell’immagine. Le informazioni di correzione del colore, espresse in metadati, vengono trasferite con l’immagine, da una lavorazione all’altra, senza alcuna elaborazione definitiva. Ciò semplifica la gestione delle versioni, i metadati semplici possono essere aggiornati senza la necessità di trasferire nuovamente i dati delle immagini, con un notevole risparmio di tempo/costi.
Una LUT è un preset che corregge i colori di un’immagine secondo i valori dello schema indicato dalla LUT. In sostanza è una tabella che mappa ogni colore da uno “spazio colore” ad un altro. E’ il punto di partenza per la fase di correzione colore. Rappresenta l’aspetto che si vuole dare ad una immagine per correggerla o per darle una specifica qualità distintiva con un obiettivo creativo.
2 – Workflow
La maggior parte delle persone pensa che lavorare come DIT consista semplicemente nello scaricare dei file. Ma il lavoro del DIT è molto più esteso. Dalla definizione delle LUT alla determinazione delle impostazioni del menu della videocamera, del formato di registrazione e dell’output, al controllo di qualità delle riprese, sono tutte attività di competenza del DIT che, se lasciate al caso o decise al momento, possono portare a rovinare il girato di una scena, con conseguenze nefaste in termini economici e di tempi. Per questo il DIT in pre-produzione redige, condividendolo con il Direttore della Fotografia, il workflow tecnico, un dettagliato piano logico di cosa deve essere fatto e come, con che strumenti e con che tempi.
3 – DIT Cart
Come il direttore della fotografia investire denaro in obiettivi, così il DIT lo investe nel proprio carrello, il DIT Cart. Un carrello ha tutti gli strumenti essenziali di cui ci sarà bisogno sul set. Computer, monitor a colori bilanciati, vettorscopi, router, card readers, unità RAID, prese multiple e altro ancora. Il DIT aggiorna costantemente il suo cart per renderlo più efficiente possibile.
Il DIT verificherà dai monitor del cart che l’esposizione e il colore siano mantenuti e che corrispondano al filmato precedentemente girato. Applicherà le LUT al girato e, direttamente dai monitor, il direttore della fotografia e il regista ne verifichino l’aspetto. Il DIT condurrà anche un controllo di qualità, controllando la messa a fuoco, le ombre o i riflessi indesiderati e i flare dell’obiettivo.
4 – Giornalieri
Se stai girando un film per qualche settimana, creerai dei “giornalieri“ delle riprese di un giorno che regista e i responsabili dipartimento possono rivedere al fine di pianificare tutte le riprese successive.
Il DIT genera i giornalieri quando arrivano i file e le note relative alla camera e al suono. È importante che un DIT abbia gli strumenti e i programmi adeguati per sincronizzare rapidamente il suono e applicare la correzione del colore di base per fornire al regista e al direttore della fotografia un esempio di come sarà il prodotto finale, in modo che possano capire con cosa stanno lavorando nel più breve tempo possibile.