6 Marzo 2024 Sergio

Esiste un metodo di insegnamento perfetto per gli studenti?

Come tutti sanno la perfezione non esiste, così come non esiste il metodo di insegnamento perfetto nella realtà. Questo, infatti, consisterebbe nell’unione utopica di due modalità: quella accademica e quella prodotta da un libero professionista.

Capire subito che la connessione delle due non è oggettivamente possibile in una scuola o in un’università è un dato di fatto: insorgerebbero troppi problemi legati alla gestione ma non solo.
Proviamo, infatti, a pensare a quanto deve essere dispendioso avere a disposizione per ogni lezione 2 o 3 professori.

A questo punto allora la cosa migliore che ci si può chiedere è quale tra le due modalità è la migliore per la formazione di uno studente.

Dal mio punto di vista, valutando il tipo di insegnamento e soprattutto il suo impiego nel lungo termine, la preferenza ricade nella formazione affidata ad un libero professionista.
Un esperto del settore che lavora all’interno di un contesto produttivo può condividere con lo studente oltre alle nozioni teoriche connesse alla materia, anche e soprattutto i metodi personali convalidati e assodati in anni di carriera.

Questi metodi sono il risultato della fusione tra la personalità del professionista e le sue esperienze formative e lavorative trascorse negli anni.
La sua visione, fortemente ancorata al lato produttivo, diventa un bagaglio enorme per una persona che non ha ancora accumulato alcun tipo di esperienza.

Uno studente che non si è mai avvicinato all’ambiente lavorativo, ha bisogno di un legame con quest’ultimo, di una connessione con quello che potrebbe essere il suo impiego in futuro. Queste lezioni diventano per lui il primo vero approccio al mondo del lavoro nonché un modo per concretizzare le sue aspirazioni e ricevere risposte circoscritte in merito a questioni precise.

Appare quanto mai inevitabile che questo metodo non può essere utilizzato anche da un accademico. In questo caso l’insegnamento infatti si concentra sulla teoria e sulle nozioni astratte che, per quanto indubbiamente utili e interessanti, risultano fini a se stesse.

In base a quanto detto allora, molti sarebbero i benefici che porterebbe agli studenti l’aumento di una formazione professionale nelle scuole. L’esperienza infatti non si impara da Youtube e nemmeno dai libri, ma si accumula in anni di lavoro. Avere la possibilità di percepire un contatto con quel mondo, già negli anni di studio, può aiutare i ragazzi ad ampliare il loro sguardo che ai giorni d’oggi risulta troppo condizionato da standard inarrivabili e irrealistici.

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