17 Maggio 2021 Sergio

Dal set alla post produzione

il ruolo del DIT

Se dai uno sguardo alle persone sul set di una produzione cinematografica, potrebbe sfuggirti una figura chiave, quella del DIT. Il Digital Imaging Technician ha un ruolo di supervisione della qualità dell’immagine, dall’ottica in ripresa fino alla post produzione. È lui che valuta tecnicamente tutte le attività, ne monitora la coerenza, si assicura che venga garantita la qualità dei dati.

Il DIT lavora spalla a spalla con il DoP con cui collabora fin dalla pre produzione: concordano lo stile e tutte le caratteristiche dell’immagine, ma il DIT è la persona che si fa carico della qualità anche in fase di trasferimento.

Quando questa figura è nata, infatti, con l’avvento delle prime mdp digitali, non c’era la possibilità tecnica di trasferire i dati nello stesso formato in cui venivano registrati; questo significava dover modificare il formato, il RAW e persino i colori.

Oggi questo non accade più, le mdp garantiscono prestazioni molto diverse, ma il trasferimento dei dati resta un’operazione complessa e fondamentale per le fasi successive di lavorazione del film. All’evolversi della tecnologia evolvono anche le responsabilità del DIT.

Il ruolo del DIT

La prima grande mansione del “moderno” DIT è ancora legata all’impostazione della mdp, ovvero gestisce e regola tutti i suoi setup.

La gestione di queste mdp richiede un’abilità tecnica superiore a quella degli assistenti di macchina, che si occupano delle lenti, della messa a fuoco, dell’equipaggiamento e della configurazione fisica necessaria per farla funzionare.

Gran parte del lavoro del DIT sulla mdp viene eseguito in fase di preparazione, prima ancora di iniziare le riprese, momento in cui vengono effettuati molti test.

Per questo il DIT sembra quasi immobile sul set, perché il suo lavoro principale è giocare d’anticipo e fare in modo che nulla possa davvero farlo entrare in azione durante le riprese. In questa fase tutta la sua attenzione va al controllo dei parametri, dei segnali, ma anche alla facilitazione del lavoro di molte altre figure sul set.

Per esempio assicurarsi che ci sia il setup corretto ed essere pronto ad aggiornare o a tornare al precedente al variare dei bisogni; lavora a stretto contatto con gli assistenti e le sue conoscenze devono essere davvero trasversali ai ruoli. (Per questo nel suo nome c’è la parola Technician!).

Trasferire i dati

Come abbiamo già detto, il DIT è anche responsabile dei dati generati dalla telecamera.

Gli Original Camera Files (OCF) che le camere digitali registrano, sono salvati su schede di memoria o unità drive. Dopo le riprese, le clip sono trasferite da quelle schede a dei dischi di backup, e poi inviate al team di post produzione. A questo punto, le schede di memoria devono essere correttamente formattate e riutilizzate per la fase successiva delle riprese.

Per garantire che nessun dato sia cancellato, danneggiato o perso, tutti i trasferimenti dei file devono essere verificati utilizzando un software apposito di controllo e predisponendo il backup in più postazioni.

In questa fase è chiaro come il sistema digitale nel mondo del cinema connetta in poche operazioni il set al cloud, il girato all’archivio nel quale viene lavorato e post prodotto.
È così che Officina Immagini sceglie di lavorare, per abbattere tempi, costi e rischi.

Correzione del colore

A differenza della pellicola, le mdp digitali ti permettono di vedere esattamente cosa stai registrando.

Sempre più le moderne mdp possono registrare immagini con codec dedicati con gamma logaritmici, per massimizzare la quantità di dettagli sia nelle basse luci che nelle alte luci. I file logaritmici garantiscono le migliori possibilità in fase di post produzione, ma producono sui monitor immagini piatte, senza contrasto e senza i colori corretti. Per questo il DIT provvede a “normalizzare”, per vedere nel modo corretto, su di un monitor di controllo, le scene attraverso le LUT decise a stretto contatto con il direttore della fotografia.

In ogni caso, il DIT si assicura che le LUT siano costruite e applicate correttamente, e poi gestisce il flusso di segnale in modo che tutti vedano le immagini corrette che rispecchiano le scelte intraprese.

Oltre ad aggiungere le LUT, al DIT può anche essere richiesta una correzione di colore supplementare per raggiungere un look.

In questi casi, tutti i look verranno salvati in una o più CDL (Color Decision Lists) che verranno poi inviate alla post produzione.

In Officina Immagini lavoriamo con professionisti che anticipano, risolvono e studiano ogni soluzione necessaria alla migliore riuscita di un film.
Da sempre abbiamo nel nostro team figure come quelle descritte, e applichiamo un processo di controllo e trasferimento dati sicuro ed efficiente.

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