Turismo e comunicazione.
Tra sostenibilità, metaverso e serie TV
Il settore del turismo in Italia è in grande ripresa.
Ma come scegliamo oggi le nostre mete?
Uno dei modi è… guardando le serie tv. Le serie sono infatti capaci di emozionare e, a quanto sembra, invitare al viaggio. Le aziende e il marketing di settore non possono ignorarlo.
Quasi 127 milioni di turisti, oltre 442 milioni di pernottamenti e una spesa del 22,8% in più rispetto al 2022: questi sono i numeri che emergono dalla nota previsionale “Tourism Forecast 2023” dell’Istituto Demoskopika del turismo in Italia per il 2023.
In un periodo di guerre, crisi energetica e inflazione, la forte crescita di questo settore non può che mettere di buonumore. Il mantra pandemico #restiamoacasa si sta ribaltando insomma in #usciamodicasa!
Ma come scegliamo le destinazioni? Le nostre esigenze sono diverse rispetto al pre-pandemia? E come le aziende del settore – hotel, spa, resort, enti di promozione turistica, tour operator, ecc. – possono offrirci dei servizi che superino le nostre aspettative?
Per rispondere a queste domande facciamo luce su tre parole chiave attorno alle quali oggi ruotano il turismo e il marketing legato al turismo: sostenibilità, metaverso e serie TV.
Turismo e sostenibilità
La prima tendenza del turismo contemporaneo è la sostenibilità.
Ma cosa si intende per turismo sostenibile?
Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), il turismo sostenibile è un modo di viaggiare che ha particolarmente a cuore la salvaguardia e lo sviluppo dell’ambiente.
Per ambiente si intende l’insieme delle comunità locali, del patrimonio artistico e culturale, del paesaggio naturale, e quindi del territorio sotto ogni punto di vista.
Riassumendo, i viaggiatori scelgono strutture ricettive, esperienze, modi e tempi di muoversi in modo tale che il loro impatto sul territorio sia il minore possibile.
Innanzitutto hanno una sensibilità ‘green’, per cui si preoccupano di lasciare i luoghi visitati meglio di quando sono arrivati, scelgono la bassa stagione per evitare il sovraffollamento e optano per destinazioni più vicine a casa, anche per diminuire il loro apporto di carbonio nell’aria.
I turisti hanno anche una sensibilità ‘local’, per cui vogliono scoprire i prodotti e i sapori locali (biologici e non), e vogliono imparare gli usi e costumi del posto mettendosi in gioco. Non a caso Airbnb ha registrato il boom delle ‘esperienze’. Iniziative di questo tipo favoriscono l’interazione tra visitatore e luogo visitato, e creano ricchezza attraverso lo scambio culturale.
Non dimentichiamoci poi di un’altra tendenza che sta prendendo parecchio piede, cioè quella di lavorare in vacanza, o di fare una vacanza lavorando. Dipende da come la si vuole vedere.
Una tendenza sostenibile perché si tende a scegliere la bassa stagione, perché il periodo di permanenza solitamente è più lungo di una vacanza normale, e perché il viaggiatore non ha un oneroso impatto sul territorio. Ciò che gli serve è infatti, nella maggioranza dei casi, una buona connessione a Internet.
Turismo e metaverso
Sembra fantascienza ma non lo è, o meglio: lo era.
Il concetto di metaverso nasce infatti nell’immaginario cyberpunk degli anni Ottanta e Novanta. Ma se una volta era solo frutto della fantasia di alcuni autori e artisti, oggi sta diventando realtà grazie a imprenditori come Mark Zuckerberg.
Ma cosa c’entra il metaverso con le nostre scelte di viaggio? E come può interagire con le aziende e il markerting legati al turismo?
Molte aziende – ad esempio gli hotel – hanno ricreato un proprio gemello digitale nel metaverso, in modo tale che l’utente possa esplorare gli spazi – le camere e non solo – sotto forma di avatar nella Realtà Virtuale.
Conoscere l’alloggio prima di effettuare la prenotazione e avere la possibilità di personalizzarlo scegliendo una certa tipologia di camera, determinati servizi e specifiche esperienze da fare durante il viaggio rende gli ospiti più consapevoli del proprio soggiorno.
Una consapevolezza che si traduce in valore per gli ospiti ma anche per gli hotel, anche perché le scelte del cliente impattano sulla loro redditività.
Tra le prime strutture ricettive a distinguersi nel metaverso c’è ad esempio l’Hotelverse di Alex Barros, il quale afferma, tra l’altro, che il metaverso può fornire un valido supporto agli hotel non solo durante la prenotazione e l’acquisto, ma anche nella formazione del personale.
Le aziende turistiche che scelgono questa tecnologia offrono ai clienti un grande vantaggio e diventano immediatamente competitive sul mercato.
D’altro canto i turisti ne giovano, poiché possono stare sicuri che il loro viaggio dei sogni possa diventare realtà.
Turismo e serie TV
Davanti a noi, oltre lo stradone si allungava una via tutte buche che costeggiava gli stagni. […] Nelle belle giornate si vedeva, al di là di certe case basse e muri di tufo e una fitta vegetazione, una montagna celeste con una vetta più bassa e una più alta, che si chiama Vesuvio.
Questa è solo una delle descrizioni del rione Luzzatti di Gianturco (nella periferia di Napoli) dove è ambientata la serie L’Amica Geniale, tratta dall’omonimo e ormai celebre romanzo di Elena Ferrante, andata in onda su Rai1.
Con la diffusione della serie, il rione Luzzatti ha cominciato a riempirsi di turisti, sebbene non sia quello il vero set della fiction ma una ricostruzione dello stesso a Caserta. Quel che importa, comunque, è che assistendo alla storia dell’amicizia tra Lila e Lenù molte persone abbiano fatto la valigia e, da qualsiasi parte del mondo si trovassero, sono partite per la volta di Napoli.
Che vuol dire questo? Si tratta di un caso particolare o di una tendenza generale?
Uno studio condotto per Netflix da Bit a Fieramilanocity dimostra che gli spettatori che hanno guardato contenuti italiani (un campione rappresentativo della popolazione in Brasile, Francia, India, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti) considerano l’Italia come prossima meta turistica: il doppio rispetto a chi non ha visto contenuti italiani.
Un dato talmente eclatante l’Agenzia Nazionale del Turismo (Enit) ha firmato con Netflix un protocollo d’intesa che rafforza il legame tra la produzione audiovisiva italiana e la promozione turistica del nostro paese.
Lo scopo sarebbe quello di valorizzare le bellezze del territorio – soprattutto quelle meno conosciute – a un pubblico nazionale e internazionale.
Il legame tra turismo e serie tv è veramente molto stretto!
Insomma, noi andiamo dove ci portano le serie.
In realtà eravamo già consapevoli del potere attrattivo ed empatico delle serie. Abbiamo visto che questo potere ha delle implicazioni molto importanti quando si parla del rapporto tra turismo e serie tv.
Già in passato infatti c’era stato un boom del turismo in Sicilia (in particolare a Ragusa e a Scicli) grazie al Commissario Montalbano, e più recentemente a Curon, in Trentino, grazie alla serie omonima. E come non considerare l’impatto che L’Amica Geniale (come abbiamo visto), nonché Gomorra e ultimamente Mare Fuori hanno avuto sulla città di Napoli?
Oggi questo appeal non solo è aumentato, ma è oltretutto confermato dai dati.
Perché allora, dal punto di vista delle aziende, non avviare una strategia di marketing in cui il brand si fa portatore di un valore culturale?
Perché non puntare su una strategia di branded entertainment in cui vengono raccontate storie che emozionano e allo stesso tempo vengono esaltati gli aspetti culturali del territorio?